Consulenti del sonno per bambini
Disturbi del sonno nei bambini: scegli la fascia di età del tuo bambino e rispondi alle domande del test per scoprire se il tuo bambino soffre di disturbi del sonno.
Dai 0 ai 6 anni possono essere molti i disturbi del sonno nei bambini. I genitori esausti vivono situazioni come:
La situazione è spesso così estenuante che i genitori per semplicità e sopravvivenza, decidono di portare i bambini nel letto con loro, al fine di garantirsi un po’ di riposo. Altri bambini, invece, dormono beati nei loro lettini, ma il processo della messa a nanna fa impazzire i genitori e chi li accudisce ogni giorno.
Per fortuna non tutti i bambini che dicono: “Mamma, non riesco a dormire” hanno un disturbo del sonno. Gli esperti parlano di gravi disturbi solo quando i bambini manifestano difficoltà nel riposo notturno per almeno quattro settimane consecutive e se durante il giorno il bambino è stanco e nervoso.
Se il bambino è in forma durante il giorno e non da cenni iperattività o nervosismo, significa che il sonno è sufficiente per lui.
Sono molti i genitori che credono erroneamente che un bambino che dorme troppo poco dia segni inequivocabili di stanchezza durante il giorno. È tutto il contrario in realtà!
Secondo le stime degli esperti, un bambino su quattro o cinque nei paesi industrializzati soffre di veri e propri disturbi del sonno – e la tendenza purtroppo è in aumento.
Le abitudini di sonno associate ai genitori portano il bambino ad avere delle aspettative fisse: mi addormento solo in braccio a mamma e papà, mi addormento solo nel lettone dei miei genitori, non sono in grado di addormentarmi nel mio letto. Se il bambino pensa queste cose è perché molti genitori non gli hanno mai fatto sperimentare altre cose. I bambini crescono ed imparano ciò che noi gli trasmettiamo ed è importante adeguare i nostri insegnamenti in base all’età e ai bisogni del bambino.
Nella prima infanzia, nei neonati, la presenza del genitore è chiaramente un bisogno. Il piccolo bambino ha bisogno di sostegno, ma quando il bambino cresce questo bisogno come varia e si evolve? Siamo convinti che un bambino abbia bisogno di addormentarsi con i propri genitori fino all’età di 6 anni o anche di più? E se questo bisogno fosse diventato un’abitudine o un’aspettativa cosa si fa?
Pensate ai bisogni primari dei bambini come: essere nutriti o essere cambiati perché hanno fatto i propri bisogni. Inizialmente i genitori nutrono e cambiano i propri bambini, poi pian piano crescendo educano i loro figli all’autonomia: gli insegnano a mangiare da soli con le posate e gli insegnano a fare a meno del pannolino. Perché questa crescita e questa transizione non dovrebbe accadere naturalmente anche per il sonno?
La transizione da una messa a nanna con mamma e papà e una messa a nanna autonoma è senza dubbio un passaggio delicato che deve essere affrontato con calma, costanza e soprattutto amore e affetto. Aiutare un bambini ad addormentarsi in autonomia non significa non dargli l’affetto di cui ha bisogno. Ogni famiglia deve decidere da sola quando è il momento giusto per il bambino e per i genitori.
In questo cambiamento gli aspetti dello sviluppo e il temperamento personale dei genitori e del bambino devono essere presi in considerazione e non dovrebbero essere utilizzati metodi standardizzati.
Se questo passaggio non può essere effettuato in maniera naturale allora forse è necessario che i genitori si facciano aiutare, per esempio da una consulente del sonno per bambini.
Diffidate da chi vi suggerisce di lasciar piangere il vostro bambino da solo in una camera, senza che voi possiate intervenire per toccarlo e rassicurarlo.