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Sonno agitato bambini 6 anni

Sonno agitato bambini 6 anni

Ogni sera è una battaglia per mettere il tuo bambino al letto?

Sonno agitato bambini 6 anni: Potrebbe soffrire di disturbi di sonno. Rispondi alle domande del test e scopri come aiutarlo.


Sonno agitato bambini 6 anni

Il sonno agitato può essere ancora presente nei bambini di 6 anni. Le cause sono molto diverse rispetto ai neonati o ai bambini di 2 anni. I principali responsabili del sonno agitato a questa età sono gli incubi e/o il pavor nocturnus.

Con l’inizio della scuola elementare lo stress sicuramente aumenta a causa delle molte novità: l’impegno, la concentrazione, lo studio sono tutti elementi che possono causare ansia, se non vissuti nel modo corretto.

Le regole per un buon sonno

In generale esistono delle regole fisse per il sonno dei bambini di 6 anni, che andrebbero sempre seguite e portate avanti con costanza:

  • Prima di andare a letto dovrebbero essere svolte attività tranquille, come i puzzle, la lettura o la pittura
  • Circa 30 minuti prima di andare a letto, i bambini devono sapere che presto sarà l’ora di dormire.
    Durante questi minuti i genitori dovrebbero occuparsi intensamente – ma trasmettendo calma – dei propri figli per dare loro una sensazione di sicurezza
  • Le routine facilitano l’addormentamento: spogliarsi, lavarsi, coccolarsi, leggere o cantare all’ora di andare a letto, così come il bacio e la frase della buonanotte.
    Un poster, costruito insieme e che ricorda loro i passi, può essere utile
  • Il bambino dovrebbe addormentarsi nel suo letto, altrimenti durante i risvegli notturni gli mancheranno le strategie per potersi riaddormentare da solo
  • Prima di dormire è importante liberare il letto da altre distrazioni che potrebbero compromettere il rilassamento necessario per prendere sonno

Sonno agitato bambini 6 anni: gli incubi

Nei bambini di 6 anni il sonno agitato è causato spesso dagli incubi, che generalmente hanno come contenuto lo scappare da qualcosa o da qualcuno.

Gli incubi di solito compaiono nella seconda metà della notte. Il respiro diventa più veloce e meno profondo, la frequenza cardiaca aumenta. I bambini si svegliano dal film dell’orrore nella loro testa. È inutile spiegare loro che stavano solo sognando, perchè nei primi sei-otto anni di vita in genere i bambini non conoscono ancora la differenza tra realtà e sogno.

“In più della metà degli incubi i bambini sono in fuga” dice il ricercatore del sonno Rabenschlag

Circa il 40% dei bambini di età compresa tra i sei e gli undici anni ha incubi occasionali, il 5% anche una volta alla settimana o più frequentemente. Se gli incubi sono presenti più volte a settimana per lunghi periodi può essere utile richiedere una consulenza per capire quali strategie poter migliorare. Nel caso in cui si presentassero sporadicamente è invece sufficiente seguire i consigli riportati nel prossimo paragrafo.

Cosa fare durante o dopo gli incubi

Molti genitori ci chiedono cosa fare, come intervenire e come aiutare i propri bambini a gestire gli incubi. Vi suggeriamo alcuni consigli utili:

  • Confortarlo, anche confidandogli di aver vissuto le sue stesse paure
  • Non mostrare preoccupazione, questo li farà sentire al sicuro con voi
  • Non minimizzare le paure espresse, ma trovare delle soluzioni per sconfiggerle
  • Se il bambino è in grado di ricordare e raccontare i sogni che fa, ascoltare i suoi racconti. Questo lo aiuterà a elaborare il brutto sogno
  • Controllare che i programmi tv che guarda non siano troppo violenti o non adeguati all’età
  • Si può decidere di lasciare una lucina accesa (con luce calda) nella stanza del piccolo

Disturbi del sonno bambini 6 anni: pavor nocturnus

In genere il pavor nocturnus compare nella prima parte della notte, durante il sonno non Rem, e dura alcuni minuti. Durante il pavor possono verificarsi grida terrorizzate, agitazione motoria ed enuresi. Il bambino non ha ricordi dell’episodio la mattina seguente, perchè accade nel sogno e non ne è consapevole.

Cosa fare (e NON fare) durante il pavor nocturnus

È importante NON fare niente durante gli episodi di pavor, a parte prevenire che il bambino si faccia male.

Non cercare di svegliarlo, al massimo cercare di rassicurarlo a voce bassa. Non è importante il contenuto delle parole, quello che conta è il tono di voce.

Ricordiamo che la crisi di pavor nocturnus non è in sé traumatica. Ciò che la rende traumatica è un risveglio forzato!