Il tuo piccolo a 3 mesi sembra non riuscire a dormire bene?
Sonno agitato neonato 3 mesi: con delle semplici domande potrai scoprire se il tuo bimbo sta sulla strada giusta per diventare un bravo dormitore. Fai il test e scopri come aiutarlo a dormire sempre meglio!

Sonno agitato neonato 3 mesi
Dopo i primi mesi estenuanti, durante questa fase si instaura di solito un certo ritmo e spesso anche il sonno agitato del neonato a 3 mesi migliora lentamente. A 3 o 4 mesi di età, la maggior parte dei bambini dorme 15 ore al giorno, di cui circa 11/12 ore di notte, e le ore rimanenti sono suddivise in circa tre sonnellini durante il giorno, che si possono ridurre a due quando il bambino avrà tra i sei mesi e i nove mesi. Ovviamente le ore notturne non saranno da subito consecutive: si partirà dalle quattro/sei ore di sonno ininterrotto per arrivare alle undici/dodici una volta superati i 6 kg di peso.
Anche le infezioni, gli stimoli della crescita e altre influenze possono alterare il ritmo del sonno, ma una volta superate sarà semplice far tornare il bambino alle corrette abitudini, se si seguono alcuni importanti accorgimenti.
Il sonno del neonato di 3 mesi
Il sonno del neonato è composto da 2 fasi, con una durata media del ciclo di sonno di 50 minuti.
- 1- Prima fase: sonno agitato (REM)
- 2- Seconda fase: sonno lento profondo (n-REM)
La prima fase è fondamentale per lo sviluppo cognitivo e affettivo, l’elaborazione e memorizzazione delle informazioni, la maturazione del sistema nervoso e l’integrazione di nuovi apprendimenti.
La seconda fase è fondamentale per la crescita, la guarigione, l’assorbimento dei nutrimenti, lo smaltimento dei rifiuti, il recupero fisico e l’attivazione della risposta immunitaria.
Qual è la causa del sonno agitato nei bambini di 3 mesi?
Il sonno agitato a tre mesi può essere causato dal passaggio alla culla o dal fatto che il bambino ha difficoltà a riposare e/o si sveglia spesso di notte. Non disperate se il vostro bambino la sera non si addormenta all’ora di andare a letto o se piange. Ci sono strategie che potete usare per aiutare il vostro bambino ad addormentarsi. Potete metterlo nel suo letto quando è calmo e assonnato ed insegnargli ad addormentarsi. Non lasciatelo solo, ma calmatelo accarezzandolo o canticchiando. Se questo non lo calma per niente, tenetelo in braccio finché non si sarà rassicurato. Alcune famiglie definite “ad alto contatto” preferiscono tenere il bambino nel lettone e farlo addormentare e dormire accanto ai genitori. In questo caso seguite le vostre inclinazioni e assicuratevi di rispettare tutte le indicazioni per un sonno sicuro.
Se il bambino non si sente bene, è normale che il ritmo del sonno venga interrotto. Potrebbe anche voler fare un pisolino in momenti diversi della giornata, il che significa che andrà a letto più tardi. Può non voler andare a letto la sera o può iniziare a svegliarsi di notte, anche se di solito dorme ininterrottamente. Se questo è il caso, non dovreste preoccuparvene troppo, ma cercate di seguire la stessa routine quando andate a letto. Quando si sentirà meglio, sarà possibile spostare gradualmente i sonnellini e l’ora di andare a letto a orari normali.
Come posso introdurre buone abitudini di sonno?
Per questa età, ci sono alcuni ottimi modi per rendere più facile al bambino dormire bene:
- Stabilire orari regolari per andare a letto e fare i pisolini.
- Quando il vostro bambino era appena nato lo mettevate a letto se vedevate segni di stanchezza (strofina gli occhi, gioca con l’orecchio, ecc.). Ora che è un po’ più grande, è possibile impostare degli orari fissi per andare a letto e per i pisolini, per regolare il suo ritmo del sonno. Utilizzate questi tempi come punti di riferimento e rimanete flessibili: se notate che il vostro bambino è già molto stanco fatelo dormire, anche se è ancora presto. La stanchezza eccessiva porta solo a lamentarsi e a piangere.
- Anche la necessità di dormire cambia di continuo, quindi è necessario regolare i tempi. Pertanto dovreste continuare ad essere sensibili ai segni di stanchezza del vostro bambino. I bambini a questa età non dovrebbero in genere rimanere svegli per più di due ore alla volta, mentre prima del pisolino serale alcuni bambini possono affrontare bene una fase di veglia leggermente più lunga.
- Un buon momento per andare a letto è solitamente tra le 19 e le 20. Dopo questo tempo il vostro bambino sarà troppo stanco e avrà difficoltà ad addormentarsi. Il vostro bambino potrebbe non sembrare stanco a tarda sera e potrebbe essere pieno di energia e vitalità, ma questo è spesso anche un segno di stanchezza. Rispettando questi orari per la messa a nanna si sfrutta anche il picco di melatonina che permetterà al vostro bambino di addormentarsi velocemente, mantenendo il sonno notturno più a lungo.
Svegliate il vostro bambino per creare il ritmo sonno-veglia
Se il vostro bambino tende a dormire più di undici o dodici ore a notte, va benissimo svegliarlo la mattina per iniziare il nuovo giorno. Il vostro bambino sarà aiutato da un ritmo sonno-veglia abbastanza costante e da periodi di recupero durante il giorno. Svegliare il bambino alla stessa ora ogni mattina gioca un ruolo cruciale nel mantenere un ritmo di sonno costante. Stessa cosa per i sonnellini diurni: se durano troppo (più di tre ore) è bene svegliarli dolcemente per non rischiare di compromettere il sonno notturno. Questo mantiene la routine giornaliera prevedibile e permette ai bambini di mantenere uno stato di tranquillità.
Se il vostro bambino è malato, lasciatelo dormire naturalmente, perché il sonno favorisce la guarigione.
La routine per andare a letto
Se non l’avete ancora fatto, allora questo è un buon momento per iniziare un rituale del sonno. Questo può consistere, ad esempio, nel giocare in silenzio, fare il bagnetto, mettere il pigiama e il sacco nanna, leggere una favola della buonanotte, cantare una ninna nanna. Ogni famiglia creerà la sua routine in base alle preferenze personali, ma è importante prediligere attività calmanti e che possano preparare al sonno. Una volta creata la routine dovrete seguirla ogni sera, anche nei fine settimana, in modo da far associare al vostro bambino quelle attività alla nanna.