Alimentazione e sonno: quali cibi aiutano i bambini a dormire meglio?

C'è una correlazione tra alimentazione e sonno? C’è chi sostiene di no, ma la realtà è che le abitudini alimentari possono giocare un ruolo significativo nella qualità del riposo notturno dei nostri piccoli. Oltre a una buona routine del sonno e orari regolari, inserire determinati cibi (ed evitarne altri) nella dieta quotidiana può favorire un sonno più sereno.

L’alimentazione può influire sul sonno dei bambini?

C’è una correlazione tra alimentazione e sonno? C’è chi sostiene di no, ma la realtà è che le abitudini alimentari possono giocare un ruolo significativo nella qualità del riposo notturno dei nostri piccoli.

Oltre a una buona routine del sonno e orari regolari, inserire determinati cibi (ed evitarne altri) nella dieta quotidiana può favorire un sonno più sereno. Vediamo come.

Perché l’alimentazione influisce sul sonno?

Il legame tra cibo e sonno è spesso sottovalutato.

Alcuni alimenti contengono sostanze che favoriscono il rilassamento o stimolano la produzione di ormoni come la serotonina e la melatonina, coinvolti nella regolazione dei cicli sonno-veglia.

Altri, invece, possono rendere più difficile addormentarsi, causando irritabilità o stimolando eccessivamente il sistema nervoso. Comprendere questi meccanismi aiuta a creare un contesto favorevole per il riposo.

Alimenti che “cullano” il sonno

  • Latte caldo: Il latte contiene triptofano, un aminoacido che favorisce la produzione di serotonina, migliorando la qualità del sonno e il benessere generale. Una tazza di latte prima della nanna può aiutare i bambini a rilassarsi.
  • Banana: Ricca di potassio e magnesio, contribuisce a distendere la muscolatura, facilitando un sonno tranquillo.
  • Riso integrale: Mantiene stabili i livelli di zucchero nel sangue, prevenendo quei picchi energetici che potrebbero disturbare il riposo.
  • Camomilla (dopo i 12 mesi): La camomilla è nota per le sue proprietà rilassanti. Tuttavia, non va somministrata prima dei 12 mesi, a causa del rischio SIDS. Dopo l’anno di età, una leggera tisana di camomilla può aiutare i più piccoli a rilassarsi prima di dormire.
  • Miele (dopo i 12 mesi): Un cucchiaino di miele, non prima dell’anno di età, può aiutare a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue durante la notte, promuovendo un sonno più profondo.
  • Cocco: Fonte naturale di melatonina, l’ormone chiave che regola i ritmi sonno-veglia.
  • Salmone: Ricco di omega-3, può migliorare la qualità del sonno e ridurre processi infiammatori che talvolta disturbano il riposo.
  • Kefir: Questa bevanda fermentata supporta la flora intestinale, il cui equilibrio è correlato anche alla qualità del sonno.

Alimenti da evitare prima della nanna

Cioccolato: Contiene caffeina e può rendere i bambini più reattivi e meno inclini ad addormentarsi.

Cibi molto zuccherati: Possono provocare un picco di energia poco prima di dormire, rendendo difficile il rilassamento.

Bevande gassate e succhi zuccherati: Ricchi di zuccheri e talvolta caffeina, meglio evitarli nelle ore serali.

Carne rossa: Contiene tirosina, un aminoacido che può favorire la produzione di adrenalina, rendendo il sonno meno agevole.

Come creare una routine alimentare adatta al sonno

Non serve solo scegliere i cibi giusti, ma anche inserirli in una routine coerente.

Offrite ai vostri bambini pasti regolari, evitando quelli troppo pesanti di sera. Una cena leggera con carboidrati complessi (come riso integrale o cereali integrali) e una fonte di proteine leggere (come il pesce) può aiutare a favorire un rilassamento naturale. Evitate di introdurre nuovi alimenti proprio prima della nanna: meglio testare l’effetto di un nuovo cibo sul bambino in un contesto più neutro.

L’importanza dell’osservazione e della personalizzazione

Ogni bambino è un piccolo universo a sé. Ciò che funziona per un bimbo potrebbe non avere lo stesso effetto su un altro.

Prestate attenzione alle reazioni dei vostri figli ai vari alimenti: se vi accorgete che dopo aver mangiato determinati cibi dormono più sereni, prendetene nota. Al contrario, se notate agitazione o difficoltà nell’addormentarsi dopo aver consumato certi alimenti, cercate alternative più adatte.

Conclusione

Capire il legame tra alimentazione e sonno può richiedere un po’ di pazienza, ma i benefici valgono lo sforzo.

Un bambino che dorme bene è più sereno, più energico durante il giorno e affronta con maggiore tranquillità le sfide quotidiane.

Non abbiate paura di sperimentare e condividete le vostre scoperte con altri genitori: insieme, possiamo creare un confronto utile e aiutare i nostri piccoli a godere di notti davvero riposanti.

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Chiara Donvito

Educatrice perinatale e consulente del sonno per bambini

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