Consulenti del sonno per bambini
Sonno agitato bambini 1 anno: scegli la fascia di età del tuo bambino e rispondi alle domande del test per scoprire se è necessario aiutare il tuo bambino a dormire meglio.
Sono molti i genitori che sono preoccupati del sonno agitato dei bambini di 1 anno. A questa età infatti il fabbisogno medio di sonno di un bambino è tra le 11 e le 12 ore a notte.
Scopri come evolvono i bisogni di sonno del tuo bambino con l’età.
Se fino ad oggi il vostro bambino ha dormito serenamente, allora vi basterà attenervi alle buone regole stabilite fino ad oggi e semplicemente adattare le vostre routine all’età del vostro bambino. Se invece è da quando è nato che combattete con il sonno agitato del vostro bambino, allora è veramente ora di trovare una soluzione duratura per voi, ma soprattutto per il benessere vostro figlio. Questo implicherà inevitabilmente di introdurre dei cambiamenti nelle abitudini di sonno del vostro bambino.
Il vostro bambino ad un 1 anno è oramai abbastanza grande da poter dormire tutta la notte, ma potrebbe ancora soffrire di ansia da separazione oppure aver preso delle abitudini che non gli permettono di dormire serenamente la notte. Lista dei disturbi del sonno più comuni nei bambini.
Se il bambino spesso piange ed urla per addormentarsi la sera, si sveglia più volte durante la notte senza riuscire a riprendere sonno rapidamente o si riaddormenta solo con l’aiuto dei genitori, i problemi di sonno possono rapidamente mettere a dura prova tutta la vita familiare e tutte le sfere della vita del bambino.
L’importante è introdurre qualsiasi cambiamento in maniera graduale e non lasciare mai il vostro bambino da solo nel suo lettino a piangere fin quando non si addormenta. È fondamentale offrirgli conforto, presenza, contatto fisico ed affetto.
È naturale che quando nascono i bambini debbano adattare il loro ritmo sonno-veglia al cambiamento del giorno e della notte. Tuttavia, se crescendo non si stabilisce alcun ritmo, il bambino spesso non riesce a calmarsi e ha grandi difficoltà ad addormentarsi è a questo punto che si parla di disturbi del sonno.
I disturbi del sonno nel primo anno di vita spesso non vengono da soli: i bambini che hanno difficoltà ad addormentarsi e a dormire durante la notte spesso mostrano problemi anche in altre aree della propria vita.
Troppo spesso si associano comportamenti come iperattività, pianti continui, capricci o scarsa capacità di concentrazione ad un aspetto specifico del carattere del bambino. In realtà tutti questi sintomi nella maggior parte dei casi, soprattutto nei bambini di 1 anno, possono essere l’effetto di una mancanza di sonno.
Nei bambini di 1 anno, le capacità motorie si sviluppano considerevolmente, il che comporta nuovi problemi di sonno: a letto si girano, si mettono in piedi, cercano di scavalcare le sponde ecc.
Oltre a questo, il rapporto genitori-figlio durante il giorno ha un ruolo fondamentale su come si addormenterà e dormirà il bambino di notte.
Se avete gravi e permanenti problemi di sonno, dovreste prima di tutto consultare il vostro pediatra per assicurarvi che non siano causati da malattie. Se questo non fosse il caso, esistono anche delle consulenti del sonno per bambini che si possono consultare per ottenere un supporto professionale. Spesso solo grazie a pochi cambiamenti (comportamentali), i genitori possono rendere più facile l’interazione e la gestione del proprio figlio. Questo avrà degli affetti immediati anche sulla qualità del sonno del bambino.
Da un lato, i bambini vogliono scoprire il loro ambiente con curiosità, dall’altro hanno bisogno di chi si prende cura di loro per affrontare nuove sfide. Anche addormentarsi può essere considerata una vera e propria sfida. L’addormentamento rappresenta infatti una situazione di separazione dal genitore, perché` durante il sonno il bambino non è più coscientemente a contatto con il proprio papà o la propria mamma. È dunque necessario spiegare e far comprendere al bambino perché e come affrontare questo distacco in maniera sana.
Nessun genitore può immaginarsi di dover aiutare ad addormentare il proprio figlio fino a 30 anni. E nessun genitore deve sentirsi obbligato a dormire con il proprio figlio fin quando non è adulto. Nello stesso modo in cui insegnerete al vostro bambino a mangiare da solo e a fare a meno del pannolino, dovrete insegnargli a sperimentare delle piccole o grandi autonomie nel sonno.
Ogni genitore vuole essere coinvolto in maniera diversa nel processo di addormentamento e quindi di separazione del proprio figlio, variando molto da individuo a individuo. Molti genitori, tuttavia, non sanno come aiutarsi e come aiutare il proprio figlio a dormire meglio.